mercoledì 7 marzo 2018

Recensione 'La posta del cuore della señorita Leo' di Ángeles Doñate





La posta del cuore della señorita Leo
Ángeles Doñate


Editore: Feltrinelli - Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 249 - Prezzo: 15,00 € - eBook: 9,99 €


Ogni sera, alla stessa ora, l'intero paese si ferma e si mette in ascolto davanti alla radio. Mentre nelle case si diffondono le prime note della sigla musicale, nel piccolo studio di calle Caspe, a Barcellona, cala il silenzio, una luce comincia a lampeggiare e due labbra dipinte di rosso si avvicinano al microfono per augurare la buona notte agli ascoltatori. Sono le labbra di Aurora, la presentatrice di uno dei programmi radiofonici più popolari nella Spagna degli anni settanta: "La posta della señorita Leo". Quando Aurora inizia la sua collaborazione con la radio, non può certo immaginare quanto quel lavoro le cambierà la vita. Per molte persone la señorita Leo è una vera e propria ancora di salvezza, una confidente, un'amica via etere. Persone come Germán, un rappresentante di biancheria intima che ogni sera ascolta quella voce calda e rassicurante sognando di trovare l'amore; Sole, che non ha il coraggio di affrontare il marito violento; ed Elisa, un'adolescente solitaria e tormentata. Nelle lettere che riceve, Aurora trova sogni, speranze e paure, ma quando scopre che l'emittente censura la maggior parte delle missive perché il programma deve mantenere un tono frivolo e scanzonato, decide di fare di testa propria. Dopo anni di remissiva ubbidienza e anonimato, avrà una missione nella vita: salvare le lettere della gente comune e dare voce alle storie del cuore, che meritano tutte di essere ascoltate.



Recensione

Quando ho iniziato a leggere La posta del cuore della señorita Leo, il nome dell'autrice non mi era del tutto nuovo. In effetti ho poi scoperto di possedere il suo precedente romanzo, acquistato durante una di quelle giornate in cui indosso i panni di accumulatrice compulsiva, che tuttavia non ho ancora avuto modo di leggere. Ma tornando sul pezzo, il romanzo di cui vi parlo oggi ha due protagoniste che, in qualche modo, si contendono il primato: la radio da una parte e la voce della señorita Leo, che altri non è se non la giovane Aurora, dall'altra. Apparentemente lontane ma, alla resa dei conti, strettamente interconnesse tra loro.

La radio è stata uno dei primi mezzi di comunicazione utilizzato dall'uomo, capace di trasmettere contenuti sonori da una parte all'altra del pianeta. Come la stessa autrice racconta nelle note antecedenti il romanzo, le onde radio si intrecciarono con la vita di diverse persone e, ancora oggi, continuano a farlo. Ed è proprio questo, tra le tante cose, ciò che il romanzo si prefigge: celebrare la radio e rendere omaggio a tutte quelle persone che hanno avviluppato il loro cammino con tale strumento.

Siamo alla fine degli anni '70 e quella che ci viene presentata è una Spagna in preda al cambiamento, una Spagna in grande fermento che deve fare i conti con le sue prime elezioni democratiche, a seguito della fine del regime dittatoriale di Francisco Franco. Per molti cittadini si tratta della prima chiamata al voto, per l'intero paese l'evento è sinonimo del lento avanzare della libertà. È in questo contesto storico, sociale e culturale di grandi dimensioni che l'autrice riesce a dare voce a tante storie, quelle delle persone comuni, le classiche persone della porta accanto, che stanno vivendo, nel loro piccolo, questa fase di cambiamento e di evoluzione che, molto probabilmente, li condurrà verso una prospettiva migliore.
A fare da collante, da filo conduttore dell'intera vicenda c'è una voce alla radio, quella di Aurora che, nei panni della señorita Leo e con parole ricche di significato, è in grado di dare forma ai pensieri, alle pene e alle storie che i suoi ascoltatori inviano all'emittente radiofonica sotto forma di lettere. Una voce che accompagna, nonché il mezzo per entrare nelle case e nelle vite di un intero popolo.

Pensato come romanzo corale in cui sono le parole ad avere un peso preponderante, con un alternarsi di capitoli e quindi di voci tanto diverse tra loro, il lavoro della Doñate si lascia leggere, regalando emozioni sempre nuove. Quelle che inizialmente possono sembrare delle storie a sé, indipendenti l'una dall'altra, sono invece destinate ad incrociarsi tra loro diventando, così, un tutt'uno.

I personaggi parlano al lettore in modo naturale, diretto, mettendo a nudo il proprio essere. Ed è così che conosceremo Elisa e Toño alle prese con il primo amore, oppure Sole che per amore della famiglia e di quel marito, rivelatosi poi un violento, ha rinunciato ad essere felice e che nel presente continua a domandarsi se sia tutto qui quello che aveva sognato da ragazzina, o ancora Germán che non si sente a proprio agio con la nostalgia. Per tutti loro e per molti altri, la voce della señorita Leo diventerà quel faro di speranza che illumina le tenebre più oscure, la spinta necessaria a compiere quel salto nel vuoto, la mano amica che sostiene durante le prove più difficili che la vita riserva ad ognuno giorno dopo giorno.
Per non parlare del personaggio di Aurora, una donna complessa che deve fare i conti con un passato non proprio semplice e che coraggiosamente deciderà di mettere a rischio il proprio futuro uscendo fuori dagli schemi e contravvenendo alle "regole" di un'emittente e di una nazione che vogliono mostrare solo una faccia della medaglia, quella idilliaca, quella che racconta di amori felici ed infelici, di fedeltà e infedeltà, di gelosia e confusione e che non vede il marcio che si nasconde ad un palmo dal naso.

Con una scrittura delicata e genuina e servendosi della forza trascinante delle parole che sanno raccontare, la Doñate ci presenta una storia semplice in cui non solo narra una parentesi storica realmente accaduta ma, attraverso quell'unica voce che fa sognare di essere qualcosa di più, di essere migliore, di poter aspirare ad una vita diversa, una vita da condividere con qualcuno per cui valga la pena, è in grado di infondere speranza nello stesso lettore. Un romanzo che, pertanto, consiglio soprattutto a coloro che stanno attraversando un periodo non facile, perché le parole hanno il potere di aiutare a lenire le ferite ed infondono il coraggio necessario.

6 commenti

  1. Bellissima recensione, che mi spinge ancora di più verso questo romanzo che - bisogna ammetterlo - ha una copertina bellissima!
    Ciao da Eva

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    1. Grazie Eva!
      Hai ragione è davvero bella persino in ebook, figuriamoci quella del cartaceo :)

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  2. Non lo conoscevo questo romanzo, ma devo dire che il tuo parere mi ha incuriosito :)

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